Superficie in vibrazione
(1959)- TIPOLOGIA: Oggetto
- TECNICA: elettromeccanica
- MATERIALE MISURE: para + spilli + motore 220V , 2 gm
- UBICAZIONE: GNAM, Roma | Museo Richter Collez. Cerqui, Parigi
- MOSTRE: 'Miriorama 3' personale alla Galleria Pater, Milano 1960 | 'Miriorama 7' galleria S.Matteo, Genova 1960- 'L’ultima avanguardia' Palazzo Reale, Milano 1983/84- 'Arte programmata e cinetica in Italia 1958-1968' galleria Piccoli, Parma 2000 | 'Luce, movimenti e programmazione 1958/1968', Ulmer Museum, 2001 | Stadtishes Kunsthalle Mannheim, 2002 | Stadtishes Museum, Gelsenkirchen, 2002 | Stadgalerie Kiel, 2002; Staatlishes Museum Sschwerin, 2002 | Alpen-Adria-Galerie, Klaghenfurt, 2003 | 'Gli ambienti del Gruppo T' Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2005/06.
Superficie in para colore naturale evidenziata per punti (spilli) perturbati da un'elica che urtandoli ruota dietro alla para la cui elasticità ricompone ciò che l'elica disordina.
Per configurare e non rappresentare occorreva porre in essere un artefatto con materiali inconsueti e portatori di metamorficità, deformazione variabilità non illustrata ma concreta.
Approfondimento
Colpita dalla luce la testa dello spillo emette un riflesso che attrae l'occhio, immediatamente quel flash si spegne e scompare per riaccendersi e spegnersi in un'altra zona della superficie in un ciclo continuo. La processualità è confermata dalla didascalia dell'immagine del pieghevole di Miriorama 3 dove si comunica che quell'immagine descrive un'infinitesimale durata è cioè un momento cristallizzato di un farsi continuo non concettualizzabile in una forma fissa. L'impossibilità di concettualizzazione implica l'annichilimento dei rapporti tra forma e colore peculiari all’arte tradizionalmente intesa. L’autonomia del processo esaurisce l'autorialità dell’artista facendo spazio alla partecipazione dello spettatore nel piacere del costruire esteticamente.Per configurare e non rappresentare occorreva porre in essere un artefatto con materiali inconsueti e portatori di metamorficità, deformazione variabilità non illustrata ma concreta.