Dichiarazione fondativa del gruppo T
(1959Ottobre)- TIPOLOGIA: Argomento
- TECNICA: stampa
- MATERIALE MISURE: stampa su carta - foglio A4
- CO-AUTORI: Davide Boriani, Gianni Colombo, Giovanni Anceschi, Gruppo T, Maria Grazia Varisco
- MOSTRE: 'Miriorama1' Galleria Pater , Milano, gennaio 1960
Dichiarazione stilata nell'ottobre del 1959 e utilizzata per la prima mostra 'Miriorama 1' in cui erano presenti oltre alle opere del Gruppo un pezzo di: Bruno Munari, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj, e Jan Tinguely.
Consideriamo quindi la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione.
Da quando una realtà intesa in questi termini ha preso il posto, nella coscienza dell’uomo ( o solamente nella sua intuizione) di una realtà fissa e immutabile, noi ravvisiamo nelle arti una tendenza ad esprimere la realtà nei suoi termini di divenire.
Quindi considerando l’opera come una realtà fatta con gli stessi elementi che costituiscono quella realtà che ci circonda è necessario che l’opera stessa sia in continua variazione.
Con questo noi non rifiutiamo la validità di mezzi quale colore, forma , luce, ecc. ma li ridimensioniamo immettendoli nell’opera nella situazione vera in cui li riconosciamo nella realtà, cioè in continua variazione che è l’effetto del loro relazionarsi reciproco.
Il Gruppo T in studio al lavoro
Pittura di fumo - Miriorama 1
Approfondimento
Ogni aspetto della realtà, colore, forma, luce, spazi geometrici e tempo astronomico, è l’aspetto diverso del darsi dello SPAZIO_TEMPO o meglio: modi diversi di percepire il relazionarsi tra SPAZIO e TEMPO.Consideriamo quindi la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione.
Da quando una realtà intesa in questi termini ha preso il posto, nella coscienza dell’uomo ( o solamente nella sua intuizione) di una realtà fissa e immutabile, noi ravvisiamo nelle arti una tendenza ad esprimere la realtà nei suoi termini di divenire.
Quindi considerando l’opera come una realtà fatta con gli stessi elementi che costituiscono quella realtà che ci circonda è necessario che l’opera stessa sia in continua variazione.
Con questo noi non rifiutiamo la validità di mezzi quale colore, forma , luce, ecc. ma li ridimensioniamo immettendoli nell’opera nella situazione vera in cui li riconosciamo nella realtà, cioè in continua variazione che è l’effetto del loro relazionarsi reciproco.
Il Gruppo T in studio al lavoro
Pittura di fumo - Miriorama 1